Oltre ai soliti pericoli, come il rischio di inciampo, la corrente elettrica e i macchinari e le merci pesanti, negli impianti di trattamento delle acque reflue vi sono anche pericoli non immediatamente evidenti, come i gas tossici.
Per questo motivo gli incidenti nel campo del trattamento delle acque reflue spesso hanno un esito fatale, come è avvenuto di recente in Sicilia. Cinque dipendenti di un impianto di trattamento delle acque reflue sono morti soffocati. Secondo i media, alcuni di loro avevano accusato nausea e mancanza di respiro, forse a causa di un avvelenamento da idrogeno solforato. Un settimo operaio è riuscito a lasciare l'impianto e a dare l'allarme. Gli altri sei sono rimasti intrappolati e sono svenuti a causa dei gas di scarico.
La salute e la sicurezza sul lavoro sono quindi una priorità assoluta per ARA Pustertal AG.
I dipendenti vengono costantemente istruiti su tutti i corsi di sicurezza necessari e sensibilizzati sui pericoli.
Tuttavia, poiché questo non era sufficiente, oltre 14 anni fa è stato istituito il TSM interno all'azienda, il "Technical Safety Management".
Estratto dal manuale di gestione di ARA Pustertal AG:
La gestione tecnica della sicurezza è stata nominata dal datore di lavoro - anche se non è stata specificata dal D.Lgs. 81/08. È composta da un rappresentante di ogni impianto di trattamento delle acque reflue e del collettore principale. Il suo compito è quello di supportare il datore di lavoro nell'implementazione della sicurezza sul lavoro e di avviare miglioramenti, nonché di sensibilizzare i dipendenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Il team TSM visita ogni anno tutti e cinque gli stabilimenti di ARA Pustertal AG insieme al LDAS esterno (responsabile del dipartimento di sicurezza sul lavoro) e al portavoce della sicurezza.
Il team TSM supporta quindi attivamente il datore di lavoro cercando di individuare prima le misure di protezione tecniche, poi quelle organizzative e infine quelle personali, integrandole nell'azienda. A tal fine, durante ogni ispezione viene stilato un elenco di istruzioni che viene poi attuato. A volte si tratta solo di una mancanza di segnaletica o di una sostanza pericolosa senza valutazione del rischio, ma può anche accadere che una fase di lavoro venga completamente messa in discussione e che il lavoro venga di conseguenza riorganizzato. Verifichiamo anche se ci sono nuove leggi che devono essere implementate e applicate in azienda.
Infine, ma non per questo meno importante, è opportuno esaminare in modo critico le numerose modifiche e adattamenti tecnici nei nostri stabilimenti, concentrandosi sulla sicurezza sul lavoro.
In questo modo si garantisce che la salute e la sicurezza sul lavoro non rimangano allo stesso livello, ma vengano costantemente adattate ai cambiamenti del mondo del lavoro e della legislazione e siano quindi sempre aggiornate.
Il successo di queste misure è confermato anche dai nostri revisori, che certificano costantemente che pratichiamo una salute e sicurezza sul lavoro molto buona ed esemplare.
Il principio TOP:
TOP è un'abbreviazione e sta per provvedimenti tecnici, organizzativi e personali in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Le procedure tecniche hanno sempre la priorità nell'ordine, seguite da quelle organizzative e poi da quelle personali.
Provvedimenti tecnici: Comprendono l'uso di ausili tecnici o modifiche a uno strumento di lavoro, a una macchina o a un processo al fine di ridurre i pericoli. Le misure tecniche di protezione funzionano in modo autonomo, cioè senza l'ulteriore intervento delle persone. L'obiettivo non è "solo" quello di ridurre i pericoli, ma anche di evitare che diventino effettivi, ad esempio separando fisicamente la fonte del pericolo dalle persone.
Provvedimenti organizzativi: Si tratta di modifiche all'organizzazione del lavoro o dei processi per proteggere i dipendenti.
Provvedimenti personali: Se i pericoli non possono essere sufficientemente ridotti con le misure tecniche o organizzative, i dipendenti devono fornire e indossare dispositivi di protezione individuale.